Storia dello spiritismo. Il resoconto di Sir Arthur Conan Doyle.
Recensione a cura di Francesca
La vendetta degli dei. Da tragedia a show comico

Chi non ha approfondito la vita del celebre scrittore Conan Doyle, non potrà sapere quanto Sherlock Holmes e la storia dello spiritismo siano profondamente legate fra loro.

Un investigatore e la ricerca di esperienze paranormali, sembrano due elementi assolutamente distanti, eppure sono accomunati da almeno due elementi: il primo è la decisione di porre il metodo deduttivo sia per costruire, investigare e risolvere i gialli del nostro Sherlock, sia nelle ricerche e nelle esperienze spiritiche affrontate dal signor Doyle. Ovviamente l’altro punto in comune è il fulcro creativo che ha portato alla nascita di uno degli investigatori più famosi al mondo, nonché di un’antologia illustrata (The history of spiritualism) pubblicata nel 1926 che tratta lo spiritismo secondo il rigoroso metodo scientifico; ovviamente mi riferisco allo stesso Doyle.

La casa editrice Venexia ripropone Storia dello Spiritismo con una copertina molto accattivante, per la gioia di tutti gli appassionati dell’argomento, io per prima.

Non tutti conoscono la passione di Doyle per lo studio dello spiritismo, egli partecipò a numerose sedute, spesso condotte dalla moglie che pareva essere un tramite per gli spiriti.
Non solo metodo e rigore quindi, ma anche coinvolgimento in prima linea. Egli fu un fermo sostenitore e ricercatore di prove della vita oltre la morte e lavorò sodo in questa direzione, utilizzando, appunto, il metodo scientifico. Anche la prova dell’esistenza di una vita oltre la morte doveva essere provata in modo sperimentale.

Ed ecco che la seduta spiritica diviene una sorta di laboratorio nel quale raccogliere ed analizzare dati, anche se appartengono al soprannaturale.

Ovviamente non sono sempre state rose e fiori, Doyle si trovò vittima di aspre accuse, sia da parte degli spiritisti che da parte degli scientisti. Inoltre la figura del medium era difficile da comprendere per chi applicava il metodo scientifico, per non parlare dell’atteggiamento positivo e non cinico da dover assumere durante la seduta, poiché anche questo poteva inficiare l’esito positivo della stessa.
Ciascun medium manifestava la presenza di spiriti attraverso fenomeni estremamente personali e differenti, ovviamente tutto ciò era estremamente difficile da catalogare secondo un metodo scientifico.

Nel riportare le notizie e le numerose testimonianze,

Conan Doyle, che si definiva un semplice gramophone on the subject,

traccia una galleria di quadri e di ritratti non tanto diversi dalle agiografie dei santi cattolici.


Un libro di enorme interesse per gli appassionati. Ogni pagina è estremamente coinvolgente, a partire dall’introduzione stessa che, oltre a raccontare delle scoperte e dell’enorme lavoro di Conan Doyle, apre le porte verso il panorama intero dello spiritismo, dal passato fino al secolo scorso, toccando i punti critici e le diatribe fra materialisti e spiritisti.
Storia della spiritismo si apre con l’analisi dei più grandi spiritisti e medium. Si parte con Emanuel Swedenborg per poi avanzare in maniera temporale, attraverso i movimenti americani, inglesi, francesi e italiani, sino alle soglie del 900.
Gli ultimi capitoli sono invece dedicati alla fotografia spiritica e alle forme delle facoltà psichiche.In queste pagine ci si sofferma in particolar modo alla medianità vocale e alle impronte. In chiusura troviamo alcune considerazioni ed esperienze personali dell’autore.
Un libro che merita attenzione, rivolto a tutti gli appassionati dell’argomento che, con sua impronta estremamente rigorosa e metodica, offre uno nuovo punto di vista e amplia l’orizzonte verso la conoscenza spiritica.

Storia dell'esoterismo

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Erboristeria emozionale

La sfida della bambina,

sebbene fosse stata pronunciata alla leggera,

senza una reale intenzione,

venne immediatamente accettata.

Ad ogni schiocco delle dita rispose un colpo,

come un eco.

Il telegrafo spiritico era entrato in funzione.

 


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