Buongiorno viaggiatori, oggi vi parlo di un libro edito Bompiani: L’avvelenatore di Emanuele Altissimo.
Tutto inizia quando il padre di Arno Paternoster viene trovato morto nella sua casa.
Si tratta di omicidio e proprio Arno è il primo sospettato.
Quanto un padre può essere avvelenatore per la vita di un figlio?
Arno ha sempre avuto con suo padre un rapporto difficile che lo ha portato a prenderne le distanze.
Perché l’avvelenatore mi è piaciuto?
Nella narrazione, Emanuele Altissimo, ci accompagna nella vita di Arno e della sua famiglia ma non solo, facendo emergere piccoli segreti.
Piccoli dettagli che serviranno al lettore per riflettere su temi importanti.
I rapporti familiari sono complessi, c’è chi riesce a viverne il rapporto in modo sereno e chi invece sente il bisogno di allontanarsi e tagliare i ponti.
Incomprensioni, punti di vista differenti … ci sono tanti motivi che possono portare a decisioni drastiche.
I personaggi che l’autore ci presenta sono ben caratterizzati ed è difficile non immedesimarsi in alcune circostanze.
il romanzo di emanuele altissimo propone un tema attuale.
L’avvelenamento dei terreni fatto solo per guadagnare.
Un thriller ben strutturato, scorrevole, che si addentra nelle tematiche familiari dove questioni irrisolte portano alla luce tensioni, segreti e qualcosa di inaspettato.
Una lettura che mi è piaciuta e consiglio a tutti soprattutto per l’aspetto psicologico.
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“Perché ci avete fatto venire a quest’ora?” ha chiesto mia madre.
“È suo marito,” ha risposto. “Gli è successo qualcosa.”
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