I segreti di Tutankhamon

I segreti di Tutankhamon

Buongiorno viaggiatori, stiamo per addentrarci in uno dei luoghi più misteriosi della terra: l’Egitto, oggi infatti vi accompagno fra I segreti di Tutankhamon .

I segreti di Tutankhamon è un libro scritto da Valentina Santini ed Edito da Longanesi che ho voluto leggere per riprendere la mia passione per l’Egitto.
La cultura egizia mi affascina fin dalle elementari e questa lettura ha saputo entusiasmarmi senza cadere mai nella banalità.

Cosa mi è piaciuto de “I segreti di Tutankhamon” ?

Ho apprezzato ogni scelta dell’autrice, a partire dalla decisione di suddividere in brevi paragrafi i capitoli, ognuno con un titolo che ha reso tutta la lettura scorrevole e mai noiosa.


Ha saputo saziare la mia curiosità stimolandola con tante informazioni di cui non ero a conoscenza.


Si racconta la storia di Tutankhamon, un faraone tra i più conosciuti e di cui si è tanto parlato, l’autrice ci svela tanti aneddoti che rendono questa lettura piacevole intrigante.
Nonostante la sua vita sia avvolta nel mistero ci sono stati tantissimi studi su di lui.

Chi non ha sentito parlare della maledizione del faraone?

Sapevate che Tutankhamon non era il suo vero nome si chiamava Tutankhaton con la t.?

Ovviamente le motivazioni ve le lascio scoprire leggendo il libro.
Leggere questo libro per me è stato come vedere un documentario curato nei minimi dettagli.


Valentina Santini è dottoranda in egittologia presso il dipartimento di studi classici storia antica e archeologia dell’università di Birmingham e dopo aver lavorato a Torino al museo Egizio e ora egittologa e addetta alla comunicazione presso il centro studi camnes di Firenze.


Se voi amate l’Egitto e volete viaggiare alla scoperta delle motivazioni che hanno reso Tutankhamon così famoso e importante allora non potete far altro che iniziare la lettura di questo testo.

Perché leggere i segreti di Tutankhamon ?
Se cercate un viaggio ricco di storia, aneddoti ed enigmi questo libro fa per voi
!

Per leggere la trama clicca qui

FINCHé NON APRIRAI QUEL LIBRO

FINCHé NON APRIRAI QUEL LIBRO

Buongiorno cari lettori, oggi vi parlo di un romanzo speciale, perché la Garzanti con Finché non aprirai quel libro ha fatto un regalo ai lettori.

Finché non aprirai quel libro è stato scritto per far bene al cuore.

Komachi Sayuri è una donna che lavora come bibliotecaria, dotata di una sensibilità in grado di capire quale libro consigliare alle persone per aiutarli a prendere una decisione sulla loro vita.

Oltre al libro, dona loro un piccolo oggetto in lana cardata creato con le sue mani, un supplemento.

Sono sempre stata affascinata da questo genere di storie ambientate in Giappone e questa lettura è stata rilassante oltre che riflessiva.

Ma di cosa parla Finché non aprirai quel libro?

Vengono raccontate le storie di più personaggi alle prese decisioni complesse, sogni difficili da realizzare, ognuno di loro sta vivendo un momento particolare che li porta a porsi delle domande.

“Che cosa cerca?”

Una semplice domanda in grado di smuovere, di sbloccare situazioni, e tirar fuori ciò che teniamo nascosto in fondo al nostro cuore.

«La ringrazio molto. Anche per Guri e Gura, e per la padella… Mi ha fatto capire una cosa importante.»

«Eh?»

La signora Komachi ha inclinato il corpo con un’espressione indifferente.

«Io non ho fatto niente. Sei stata tu da sola a prendere ciò che era necessario. Ecco tutto», ha detto col solito tono monocorde.

Perché Finché non aprirai quel libro è speciale?

Perché sono convinta che i libri abbiano il potere di curarti quando ne hai più bisogno, sanno come rimetterti a posto l’anima. In questo romanzo troverete tante persone e potrete immedesimarvi nelle loro vite, come è successo a me.

Vi consiglio la lettura di questa storia scritta da Michiko Aoyama.

Sono curiosa di sapere quale personaggio vi colpisce di più, dopo la signora Sayuri ovvio.

Una lettura scorrevole in grado di coccolare il lettore e aiutarlo anche se crede di non averne bisogno.

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Per tutti i giorni della tua vita

Per tutti i giorni della tua vita

Per tutti i giorni della tua vita è un romanzo ispirato alla storia vera di Alfie Evans.

Nel 2018 si è tanto parlato di questo bambino e il suo caso legale ha fatto tanto discutere.

Per tutti i giorni della tua vita racconta la realtà quotidiana e lo fa mettendo al centro le emozioni dei protagonisti con parole dolorose e talvolta strazianti, soprattutto se chi legge è una neomamma come me.

Un romanzo che trasmette forza e amore.

Tutto nasce da un incontro: quello tra Emily e Will, giovanissimi, che iniziano a frequentarsi e nonostante la loro giovane età si trovano alle prese con una notizia inaspettata che li porterà a diventare genitori creando così la loro famiglia. Non tutto si rivela semplice.

Non sono pronti ad affrontare la nuova realtà con Matthew ma ci provano in ogni modo.

Poi arriva la bomba (e non è piccola) a destabilizzare ancora di più Emily che da mamma deve già affrontare un cambiamento enorme.

Sta ancora cercando il modo di creare un rapporto con il suo piccolo.

Non per tutte è così immediato… ma l’istinto materno non sbaglia e in questo caso sembrerebbe urlare che qualcosa non va.

Matthew ha dei problemi, a quattro mesi il suo sviluppo si ferma.

Non so esattamente come avrei reagito io in quella situazione ma posso dirvi che l’autrice è stata in grado di trasmettere, attraverso la sua scrittura, il dolore e i vari stati d’animo di questi due genitori come fosse un’amica o una mia parente a raccontarmi la propria esperienza.

Non è facile di fronte a questo tipo di argomentazioni. Quando ci si trova a leggere storie come questa l’attenzione viene rivolta sempre al paziente e ai genitori, invece qui viene raccontata anche la storia di Nadia, la dottoressa che ha in cura il bambino.

Due voci che si alternano per raccontare una lotta da due punti di vista: quello medico e quello dei genitori.

“Non sapevo come avremmo fatto, ma sapevo che nessuno avrebbe più cercato di togliere la vita a mio figlio.”

Una storia che mi ha lasciato senza fiato per la sua potenza.

Per tutti i giorni della tua vita è un romanzo che cerco ancora di digerire.

Ogni parola, ogni emozione, resterà incisa a vita.

Si parla di amore, di egoismo, si giudica la vita senza averne diritto, sarà difficile non provare rabbia, impossibile trattenere le lacrime.

Ma allora perché leggere Per tutti i giorni della tua vita?

Perché ci fa capire che cos’è l’amore e cosa è in grado di smuovere.

Una lettura che ho divorato e mi sento di consigliare a tutti.

Ringrazio l’autrice per avermi regalato emozioni forti con questo libro e la casa editrice per avermi dato la possibilità di leggerlo.

Da tempo non mi capitava di restare senza fiato per un romanzo.

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Il silenzio del mondo

Il silenzio del mondo

Il silenzio del mondo è un romanzo centrato sulla tematica dell’essere sordi, ci fa riflettere su problemi legati alla comunicazione.

Siamo nell’ epoca del fascismo che ha già di suo parecchie difficoltà, ma Rosa una delle nostre protagoniste ne deve affrontare una enorme perché è nata sorda. Deve imparare come vivere da sorda e interagire con gli altri.
E così si inventa una lingua dei segni.

Il silenzio del mondo è la storia di tre donne la cui vita ruota intorno ad una assenza.

Un silenzio che si tramanda quando Rosa mette al mondo Laura che conosce la lingua dei non udenti e quella degli udenti.
Si ripete quando Laura fa nascere Francesca che non è nata sorda, ma lo è diventata un poco per volta.

Ma che cosa è la sordità?
La sordità è un disfunzione dell’apparato uditivo che può essere congenita o acquisita. La maggior parte dei sordi sono anziani, ma ci sono anche molti bambini che purtroppo sono nati con questo difetto o lo hanno sviluppato durante l’infanzia.

Perché Il silenzio del mondo mi ha molto colpita?

Perché anche io purtroppo ho da poco scoperto di non riuscire a sentire tutta una serie di suoni e questo mi causa molto a disagio quando sto in compagnia.
Rosa, Laura e Francesca devono impegnarsi più degli altri per imparare a comunicare che è da sempre un’attività quotidiana indispensabile.


Tommaso Avati, l’autore de Il silenzio del mondo, ha una sensibilità ed una speciale capacità di dare importanza alle parole in modo intenso, ironico e senza risultare pesante.
Ha affrontato il tema della disabilità con grande maestria, creando un legame empatico tra lettore e i personaggi da lui raccontati, parlando non solo di sordità ma anche di cecità con la storia di Martino.


Il silenzio del mondo è un romanzo che andrebbe letto ovunque, soprattutto nelle scuole perché aiuterebbe a stimolare le giovani menti a ricercare nuove vie di comunicazione, soprattutto a livello empatico.
Un romanzo che aiuta a sensibilizzare su argomenti importanti.
Un silenzio, quello raccontato da Avati che merita di essere ascoltato con il cuore.

il silenzio del mondo

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il battito dei ricordi

il battito dei ricordi

Buongiorno sognatori, oggi vi parlo de Il battito dei ricordi di Vanessa Roggeri, autrice che stimo e che seguo con molto piacere.
Chi mi conosce sa quanto io abbia amato la sua precedente pubblicazione con la casa editrice Rizzoli, “La cercatrice di corallo”.

Ammetto che dopo aver letto la trama de Il battito dei ricordi, ho avuto paura di restare in qualche modo delusa perché sono una lettrice che ha paura del cambiamento e Vanessa Roggeri ha raccontato la mia amata terra con amore, tanto da portarsi a casa un prestigioso riconoscimento come il Premio Grazia Deledda.

La Roggeri ha fatto colpo ancora una volta scrivendo un romanzo meraviglioso capace di toccare le corde del cuore e farle vibrare.

Si parla di amore, quello con la A maiuscola, capace di andare oltre il dolore.

Può un incidente cambiare e stravolgere la nostra vita? Sì.
Quella di Javier e Isabel viene stravolta totalmente. Due lunghissime settimane di coma in cui l’attesa per Isabel e i suoi familiari diventa ogni secondo più insopportabile e difficile e un risveglio che toglie il respiro.
Javier non riconosce più Isabel, cerca un’altra donna, un’altra vita, lontana.

La cosa che mi ha colpita maggiormente è la forza di questa donna che, nonostante il dolore di vedere suo marito, il padre di sua figlia, cercare un’altra, con pazienza e amore cerca di aiutarlo a capire cosa gli succede. La comprensione che non dovrebbe mai mancare in una relazione, l’esserci nonostante tutto.

Ho vissuto sulla mia pelle con mia nonna il “non riconoscere” la propria famiglia ed è stato straziante. Posso solo immaginare cosa si provi se si tratta di un marito, un padre.
Qui si parla di un qualcosa di difficile da accettare, non è un lutto, non è un tradimento, non è una malattia.

«Non vuoi farmi domande sulla nostra destinazione?»
«No. Mi fido di te, non mi serve sapere altro.»

Isabel è una donna coraggiosa, innamorata che spera di riavere la sua famiglia.

Perché consiglio la lettura de Il battito dei ricordi ?

Perché è una storia che insegna ad avere il coraggio di affrontare le difficolta, anche se possono portarci sofferenza.
Un romanzo che ci fa capire come si può affrontare la perdita di chi amiamo.
I personaggi come sempre nei romanzi di Vanessa Roggeri sono indimenticabili, ben caratterizzati e nulla è affidato al caso. Emozioni diverse verso lo stesso dolore.


L’autrice mi ha stupita con una tematica diversa dal solito, la reminiscenza, il ricordo di vite passate, e lo fa con la bravura che la contraddistingue da chi scrive senza passione e consapevolezza che per scrivere bisogna documentarsi.

La mia paura iniziale è stata spazzata via totalmente, questo è a tutti gli effetti un romanzo da consigliare al 100%

Il battito dei ricordi

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