Con i denti. La sfacciata e cruda realtà della famiglia
Recensione a cura di Francesca
La vendetta degli dei. Da tragedia a show comico

Il viaggio dentro la vita di una famiglia è sicuramente affascinante e al contempo estremamente pericoloso, vengono svelate delle intime quotidianità che a volte risultano essere la miccia in grado di innescare la distruzione della stessa: Con i denti.

Parlare di questo libro non è semplice, gli argomenti stessi di cui parla toccano delle parti vive dentro di me, portandomi a riflettere profondamente su dinamiche poco salutari che appartengono alla famiglia.

Kristen Arnett scrive un romanzo familiare spaventosamente amaro e crudelmente ironico.

Una famiglia composta da Sammie, Monika e il loro figlio Samson, tanto desiderato.

Ho avuto modo di leggere diversi racconti sulle dinamiche familiari di questi tempi, ma questo è diverso dagli altri.

All’inizio pensavo che la diversità fosse perché si parla di una famiglia queer, ma in realtà ciò che mi ha colpito maggiormente è il modo in cui la Arnett riesce magistralmente a parlare dei disagi della vita familiare.

il perbenismo che vuole la famiglia perfetta e felice crolla rovinosamente man mano che le pagine scorrono.

E’ difficile ritagliarsi momenti di vera intimità, è difficile sopportare la definizione di ruoli ben precisi, ma la realtà è che è difficile vivere la famiglia.

Con i denti parla in maniera diretta, non descrive la famigliola felice ma analizza attraverso le fragilità dei personaggi le problematiche che spesso portano alla rovina della stessa.

Facendo questo non fa altro che descrivere, anche se in maniera esacerbata, la famiglia reale.

Primo grande problema è la definizione di ruoli senza margine di elasticità.

Monika va a lavorare, è un avvocato di successo, è sempre elegante, ben vestita e rientra la sera stanca e con poca voglia di collaborare alla vita che si svolge fra le quattro mura di casa.

Sammie ha portato in grembo il figlio tanto desiderato da entrambe e ora si trova incastrata dentro un ruolo che ama, ma che riesce ad accettare solo parzialmente, poiché non le lascia spazio per nient’altro, nemmeno per se stessa.

Proprio quest’ultima si trova a fare i conti con il cambiamento del suo corpo e con gli sbalzi ormonali, con la sua fragilità e anche con l’accettazione di un figlio che le appartiene soltanto per metà.

E’ lei che soffre maggiormente la vita familiare ed è lei che, anche all’interno di una famiglia queer, porterà alla luce la fatica estenuante e la frustrazione che spesso una madre a tempo pieno si trova a vivere.

Sammie rilegge la stessa pagina del libro per giorni, questo ci fa rendere conto del suo grande affaticamento mentale, non riesce ad avere amiche e si ritrova spettatrice della sua stessa vita mentre la guarda trascorrere inesorabilmente.

E pian piano si rende conto che tutto le si sta sgretolando intorno.

Madre, donna delle pulizie, perennemente impegnata e sempre più lontana dal suo sogno di famiglia, ma decisa a lottare con le unghie e con i denti.

La repressione continua del proprio malessere non può durare a lungo.

Forse l’amore è sempre al confine con la violenza.
Una prigione di solitudine, rabbia e silenzi.

Samson è un bambino singolare, ha un mondo tutto suo e delle dinamiche di socializzazione molto particolari.

Il libro si apre con una Sammie distratta ed estremamente affaticata e con un episodio che farebbe accapponare la pelle a qualsiasi genitore.

Un episodio che viene sminuito nel tempo, fin quasi a mettere in dubbio il fatto che sia realmente accaduto.

Questo particolare fa già comprendere quanto le preoccupazioni di Sammie vengano prese in considerazione.

L’adolescenza di Samson non rende la vita più semplice, anzi, il ragazzo inizia a comprendere alcune dinamiche della vita ed inizia a demolire sistematicamente le scelte delle madri.

Anche se ho preferito soffermarmi sulla descrizione di un personaggio in particolare che mi ha davvero colpita, ci tengo a dirvi che non ci sono vincitori in questo romanzo, semmai sono tutti prigionieri dello stesso vortice di dolore.

La scrittura sottile ed ironica, crudele e realista è il perno trainante di questo doloroso libro.

Un romanzo che fa aprire gli occhi sulle difficoltà di qualsiasi famiglia, uno spaccato di vita e di dura realtà.

Consigliatissimo.

Per leggere la trama clicca qui

Con i denti

Altri libri che parlano di dinamiche familiari :

Baci all’inferno

Una minima infelicità

Pioggia sottile

Del nostro meglio

Nuoto libero

Si sentiva un’impostora…

Le donne che poco alla volta stavano riempiendo il locale erano tutte vestite come quella dietro al bancone…

E Dio quanto erano giovani. Così giovani che lei si sentiva invecchiare con il passare dei minuti, come se ad ogni secondo di orologio le spuntasse un nuovo capello  bianco, o un’altra ruga, o i denti  le ingiallissero fino a dientare color caramello.

 

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