Buongiorno viaggiatori, pronti a partire per il Giappone in compagnia del libro Le strane storie di Fukiage?
Questa volta l’autrice ci accompagnerà in un viaggio sospeso tra sogni e realtà con un pizzico di magia.
Aspettavo con ansia di leggere l’ultimo capolavoro di Banana Yoshimoto e devo confessare che mi è piaciuto molto.
La storia inizia con un mistero legato alla sparizione di Kodachi, sorella gemella di Mimi voce narrante in questo romanzo.
Le due sorelle hanno dovuto fare i conti con eventi traumatici che le hanno portate ad allontanarsi da Fukiage per trasferirsi a Tokyo. Sarà un’allontanamento definitivo?
Parlare di Fukiage vuol dire richiamare alla mente brutti ricordi della mia famiglia, perciò finora ho sempre cercato di ritardare questo momento, e anche con mia sorella, che se n’è andata insieme a me, non sono mai riuscita a parlarne. La scorsa settimana mia sorella é ritornata qui da sola e da allora non ho più sue notizie.
La morte del loro padre ha causato un dolore profondo ma in seguito a quell’incidente c’è stata anche un’altra perdita, quella della madre, entrata in coma.
Le due sorelle sono molto diverse fra loro, e vivono in maniera diversa il dolore e quella leggera speranza che la loro madre si risvegli dal coma.
È normale che provi disperazione e paura: lei è un essere umano. E in questa città ha avuto più d’una esperienza negativa.
In seguito all’incidente, vengono affidate alle cure di Kodama e Masami, fino all’età di diciotto anni in cui iniziano a studiare in un luogo dove nessuno le conosce e dove possono in qualche modo fuggire alla realtà che purtroppo causa molto dolore.
Mi ha colpito molto questa storia perché un lutto è qualcosa di tremendo sì, ma credo che avere qualcuno in coma causi una sofferenza ancora più brutta perché a nessuno piacerebbe restare in sospeso tra la vita e la morte in attesa, non si sa per quanto tempo.
La Yoshimoto sorprende ancora, regalando ai lettori una storia dolorosa sì, ma anche di un viaggio alla scoperta di se stessi. Una ricerca nata per cercare Kodachi ma che condurrà Mimi a fare i conti con l’elaborazione del dolore.
Perché leggere Le strane storie di Fukiage?
Perché pur utilizzando un linguaggio semplice, affronta dei temi importanti e nonostante l’assenza di capitoli, scorre e si fa leggere tutto d’un fiato.
Le strane storie di Fukiage costringe il lettore a vivere il viaggio introspettivo delle protagoniste mettendolo di fronte a domande importanti sul senso della vita.
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