Pioggia Sottile. Il labirinto dei fraintendimenti e’senza uscita.
Recensione a cura di Francesca
La vendetta degli dei. Da tragedia a show comico

Le famiglie , seppur nella loro grande eterogeneità, hanno particolarità che somigliano, a volte belle, a volte meno; molto spesso alcune situazioni vengono portate all’estremo, lasciando che i ricordi ci diano sempre ragione: Pioggia sottile.


Luis Landero ci porta a Madrid, ma potrebbe trattarsi di un qualsiasi luogo nel mondo, poiché è di una famiglia qualsiasi che ci parla.


Quante volte la quotidianità viene percepita in maniera differente dai componenti di una stessa famiglia?

A volte siamo troppo colmi di rancore, altre volte insoddisfatti o con un dolore talmente grande che questo riesce a fare da lente ad ogni situazione, ammantandola irrimediabilmente di tristezza.


Altre volte siamo semplicemente troppo piccoli per riuscire a comprendere, le situazioni familiari allora scorrono attraverso occhi innocenti.


Infine si diventa grandi e guardando indietro ci si rende conto di quanto certi episodi, abbiano irrimediabilmente condizionato le scelte che ci hanno condotto fino ad oggi.


La mamma sta per compiere ottanta anni e i sentimenti sono estremamente contrastanti riguardo la possibilità di farle una festa.


Pioggia sottile un intreccio familiare che vomita dolore e risentimento.

Spesso accade anche nelle migliori famiglie.

Un padre allegro e cantastorie che con i suoi racconti ha ammaliato l’infanzia dei figli.


E una madre che, una volta perso il marito, ha trasformato il clima familiare in un incubo.


Tutti da quel giorno hanno vissuto nella costante attesa di una tragedia.


Pioggia sottile è una matassa impossibile da districare e i nodi sono fatti dalle diverse percezioni che i figli hanno avuto della stessa situazione.


I punti di vista capovolgono le questioni.


Accade così che una madre impegnata ma amorevole si trasformi in una donna senza pietà per le sue figlie, costringendole a prendere decisioni contro la loro volontà.


Pioggia sottile è la tela di un ragno.


Tu sai tutto, vero Aurorita?

Perchè sei tu che ascolti in silenzio gli sfoghi di tutta la famiglia.


Tu che ascolti ma raramente commenti, parole sempre equilibrate e attente a non cadere mai nel giudizio.


Ho spesso provato ad immaginarti: dietro la cornetta del telefono o seduta ad ascoltare pazientemente la persona che ti stava di fronte.


Ho visto quindi tutte quelle parole raggiungerti e penetrare dentro la tua pelle fino a gonfiarti, quasi ad esplodere, ma tu non hai mai sbagliato, non sei mai esplosa.


Pioggia sottile è un quadro che descrive la stessa scena, ma gli occhi che guardano vedono cose diverse.

Al centro di quella scena c’è Aurora, colei che tiene il filo narrativo dei numerosi dialoghi e sfoghi.


Le pennellate sono le incomprensioni e i fraintendimenti familiari.


Aurora però è quasi impossibile da immaginare, ma senza lei il racconto stesso imploderebbe.


Eppure non è nemmeno un personaggio risolutore, perché, si sa, quando una famiglia si trascina silenzi per anni, certi rancori diventano impossibili da risolvere.


E ancora una volta non c’è un buono o un cattivo, un vincitore e un vinto.

C’è la famiglia.

C’è qualcosa nelle parole che,

di per sé,

comporta un rischio,

una minaccia,

e non è vero che il vento se le porta via facilmente come dicono.

Un racconto intricato e non molto semplice da seguire, interessante ma impegnativo e pregno di profonda amarezza.


Se amate i racconti familiari, vi invito ad entrare nel labirinto di Pioggia sottile.

Pioggia Sottile

Se vuoi leggere la trama clicca qui

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Cose che non ho buttato via

Una minima infelicità

Del nostro meglio

Nuoto Libero

Baci all’inferno

E capita, ogni singola volta, che le storie

o le parole riemerse dagli oscuri anfratti della memoria

tornino con intenzioni bellicose,

cariche di rimostranze,

bramando rivendicazione e discordia…

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