Ed eccomi qua, alla disperata ricerca del regalo last minute per il cugino di terzo grado che vive nel Borneo. Il 25 sarà a pranzo a casa mia, gli basterà un’occhiata per imbastire un’indispensabile discussione sul mio albero di Natale e sul modo migliore per addobbarlo.
In realtà è ormai da parecchi giorni che con la coda dell’occhio guardo il mio albero.
Da questa lunga osservazione sono scaturite alcune riflessioni: gli elfi che vi soggiornano sotto sono costantemente in posizione supina, non perché hanno la giornata libera, ma perché i miei due cani hanno deciso che quest’anno va così.
Le lucine di Natale … bel dilemma, se le tengo accese per una mezz’ora inizia a diffondersi per la stanza una spiacevole puzza di plastica bruciata, quindi meglio evitare.
Per concludere le gioie che l’albero di questo Natale mi dona, posso affermare con convinzione che, nonostante tutti i miei sforzi, non c’è verso di farlo stare dritto.
Pende sempre da una parte.
Sai che c’è ? Io quest’anno ho imparato ad amare anche le cose imperfette, quando sono frutto di allegria, unione e divertimento, l’estetica finale non è poi così importante!
Sotto l’albero di Natale non ho messo ancora nessun regalo o non sopravvivrebbe un solo minuto, eppure quello spazio è stracolmo di doni già scartati durante l’anno, doni che hanno contribuito a creare la donna che sono, a farmi andare avanti nella conoscenza, a concedermi attimi di follia e sfrenate corse in mondi paralleli.
Sto parlando dei miei amati libri, che mai come in questi mesi sono stati alleati fedeli dei miei momenti più dolci e anche di quelli più cupi. Ne citerò soltanto alcuni e so benissimo che, appena avrò terminato di scrivere, mi accorgerò di averne scordato tanti altri importantissimi .
Dunque sappiate che questi sono soltanto i primi di una lunga serie!
Metaforicamente inizierò, sulla soglia di questo Natale, a scartare i ricordi come fanno i bambini la mattina del 25,voglio iniziare condividendo una scoperta grande, almeno per me.
Una casa editrice che ho amato dal primo libro che ho preso fra le mani: Bollati Boringhieri.
Vi cito soltanto due testi, ma vi invito a sfogliare il loro catalogo, soprattutto se siete divoratori di conoscenza e curiosi esploratori :
Lo splendore trascurato del mondo. Scritto da Romano Màdera, vi trascinerà dentro la mistica “selvaggia” e quotidiana. Trovate qui la mia recensione.
Quando si parla di grandi storie d’amore il mio cuore batte forte per una casa editrice che tratta argomenti a me molto cari, con grande cura e minuziosa ricerca:
Santa Muerte , i sette volti della mietitrice. Scritto da R. Andrew Chesnut ci offre la possibilità di osservare e conoscere la grande ritualità latinoamericana rivolta a questa santa a cui si rivolgono con grande fede milioni di persone.
Quando le donne suonavano i tamburi. Scritto da Layne Redmond . Donne, sacerdotesse e percussioniste che sperimentano la ricerca del sacro attraverso il ritmo.
Ora farò un grande salto dentro una categoria di libri che io definisco più istintuale, in grado di passare dagli occhi alla pelle provocando scosse immediate e che continuano a pulsare nel tempo.
Sto parlando della casa editrice Logos e dei suoi meravigliosi albi illustrati che per me occupano un grande spazio sotto l’albero di Natale, essi infatti hanno costituito una vera e propria svolta nell’approccio con i libri.
Tatto, sensazioni, occhi che esplorano ogni sfumatura e accompagnano dentro la storia, questo e molto altro mi hanno saputo donare questo genere di albi illustrati.
Il guardaroba di Emmanuelle Houdart. Quando si parla di amore e arte, questo è un libro che ha lasciato il segno, ne parlerò approfonditamente a breve in una mia recensione.
Per il momento vi dico che si tratta della dissezione volontaria di una donna che, attraverso la suddivisione ed esposizione di parti del suo corpo, mostra molto altro del suo universo interiore.
L’anima di Tian. scritto da Elena Bellei e illustrato da Anna Paolini. Un viaggio toccante nel fondo del mare, non si parla delle specie che lo abitano però, ma del silenzio che egli può donare. Un silenzio di cui si ha bisogno, quando il dolore è troppo forte e si ha il desiderio di abbandonasi completamente dentro una bolla per sopravvivere.
Un libro per adulti, ma dedicato alle bambine e al loro corpo sacro.
Il mio albero di Natale sbilenco inizia ad essere sovraffollato , ma sono sicura che un posto importante si troverà per la casa editrice Tlon e per la grande passione e cura che pone nel trattare argomenti scomodi.
Il mito della bellezza , scritto da Naomi Wolf ad esempio è un libro che tratta del concetto di bellezza e lo elabora nelle varie fasi della vita delle donne.
Un saggio curato nella sua nuova edizione da Maura Giancitano e Jennifer Guerra, che mira a scardinare il mito della bellezza che da troppo tempo opprime ed imprigiona l’universo femminile.
Basterà cliccare sul titolo del libri per accedere alla sua trama.
Posso affermare con convinzione che l’estetica dell’albero passi in secondo piano rispetto al suo valore simbolico.
Io ho voluto dare un valore tutto mio a questo albero di Natale sbilenco, rendendolo testimone di momenti fatti di studio e lettura veramente molto importanti.
Spero che questi miei consigli possano ispirare qualcuno e vi saluto augurandovi delle feste colme di rispetto e serenità.
Durante l’anno leggo molto e non è un segreto ma oltre a riempire la mia libreria, cosa posso fare per voi lettori? posso consigliarvi le mie letture e posso mettere fabbricare una slitta di libri per viaggi tra le pagine che userò per aiutare il Babbo Natale e per consigliarvi cosa leggere nelle festività.
Leggere a Natale? Per noi lettori è la cosa più ovvia da fare, meglio se è un’attività condivisa in famiglia o, altrimenti, noi lettori non siamo schizzinosi: leggiamo anche da soli accoccolati sotto ad una coperta.
Se c’è un camino o un termosifone meglio ma anche in quel caso a noi basta la luce e delle pagine in cui immergersi.
Io non vi propongo un libro in questo articolo, io vi regalo una slitta.
Una slitta di Libri per viaggi tra le pagine e potrete essere ovunque e con chiunque ma soprattutto avrete titoli a non finire.
Io e un elfo ci siamo messi al tavolo. La priorità è stata quella di calcolare con esattezza lo spazio a disposizione sulla slitta.
Prima che vi chiediate se l’ho rubata al possessore sappiate che lui ne ha circa qualche milione che non usa più perché tutti gli anni acquista l’ultimo modello.
Io leggo in maniera compulsiva, lui compra slitte.
Io e il mio amico elfo, ormai siamo come fratelli, abbiamo deciso di fare una cernita di titoli e penso che ci siamo avvicinati ad un buon risultato ma sappiate che ho preparato alla partenza solo i miei viaggi più indimenticabili di questo 2022.
Bene, ora che conoscete la mia missione, siete pronti?
Cosa c’è nella slitta di Libri per viaggi tra le pagine?
Iniziamo da quello che costituisce il mio essere. Le mie basi partono sempre da un mito, dalla Storia e da culture che più cerco di afferrare più mi scivolano tra le dita.
Per Fazi Editore quest’anno è stato pubblicato il primo capitolo della trilogia di Elodie Harper su Pompei. La storia è ambientata in un lupanare e mi ha stupito la sensibilità con cui l’autrice ha trattato la condizione di vita di queste donne. Quindi il mio primo regalo a voi è: Le lupe di Pompei.
Le donne che finivano schiave a Pompei potevano arrivare da ogni parte dell’Impero Romano e questo basta per ricordarci che agli albori della storia e del mito ci furono le prigioniere di guerra, rese schiave, a Troia. Prima erano principesse e donne libere poi trastullo di guerrieri.
Pat Barker ha scritto due libri bellissimi su queste donne e sulle vicende che ha portato il loro mondo al tracollo. qualcuno potrebbe dire che è bastato far scivolare una mela a terra durante un matrimonio o altri che basta poco per far adirare una divinità ma il risultato è stata una delle guerre più lunghe e sanguinose dell’antichità
Se volete rimanere nel periodo storico per voi ho Troia di Stephen Fry edito per Salani editore e La schiava ribelle di Eleonora Fasolino per Newton Compton editore.
Durante il vostro viaggio di ritorno passate da Lesbo e chiedete a Saffo di raccontarvi le storie sulle vele nere che attesero non lontano l’arrivo del vento per andare a combattere, sono sicura che vi ammalierà con la sua storia. Troverete molto del fascino della poetessa in Saffo, La ragazza di Lesbodi Silvia Romani – Einaudi.
Ora la mia slitta di Libri per viaggi tra le pagine ha un fondo stabile e passiamo ai miei amori dalla fosche tinte Dark.
Un misto di storie vere, un tocco di fantasia e quel che bastava per trascinarmi tra le loro pagine.
Oscar Vault quest’anno ha messo a dura prova il mio cuore. Tre colpi bene assestati che non mancheranno di fare lo stesso effetto anche a voi.
La casa sul mare celeste e Sotto la porta dei sussurri di TJ Klune sono storie che affrontano tematiche importanti senza scadere nella mera strategia di narrazione: non ci sono sensazionalismi, è vita e come tale va raccontata.
La reincarnazione delle sorelle Kluninvece è un libro che volevo e che ho aspettato dal momento in cui l’autore ha annunciato una sua sua pubblicazione con Oscar Vault, leggete cosa ne penso del fantastico libro di Manlio Castagna.
Per rimanere sulle tinte oscure di storie Dark per voi ho qualcosa che vi consiglierebbe anche Stephen King, pronti? La collana Macabre di Sperling & Kupfer nasconde molti gioielli ma i miei sono:
La casa in fondo a Needless Street di Catriona Ward, Offerte sacrificali di Robert Marasco e Willie lo strambo antologia di autori vari tra cui anche qualche insospettabile nell’ambito della letteratura dark.
Tutti amano King e chi dice di no, mente.
Ho terminato di riempire la slitta di Libri per viaggi tra le pagine? Non dite assurdità, è ancora mezza vuota.
Non abbandoniamo le oscure vie, anzi venite a vedere cosa c’è da trovare a Whitechapel.
Massimo Polidoro e Guido Sgardoli hanno per voi notizie sul serial killer più famoso della storia. Più famoso anche di Jhonny Depp ma ne I delitti di Whitechapel (edito DeA), in realtà, di Jack non interessa a nessuno ma molto hanno da dire le vittime.
Ora che vi ho inquietato, torniamo gradualmente alle favole? Perchè non c’è Natale senza storie magiche, anche se non tutte a lieto fine.
Dai su! Non fate quella faccia, avete letto quello che sto mettendo nella slitta. Se pensate che io vi dia solo zucchero avete scelto la viaggiatrice sbagliata.
Da qualche tempo a Milano è in corso una mostra immersiva nel mondo di Benjamin Lacombe e io per voi ho uno dei libri che ha Illustrato per Ippocampo: Storie di fantasmi del Giappone! Andate alla mostra e godetevi le storie scritte da Lafcadio Hearn e non potrete più fare a meno della sua penna.
Hearn ha una biografia interessante e vi consiglio di scoprirla e per voi in slitta, all’ultimo secondo, includo Kwaidan edito per Libreria Pienogiorno.
Vi avevo promesso delle favole. Quindi i miei ultimi pacchi per voi sono per i più piccoli e per i giovani ormai adulti.
Ultimi regali e ultimi doni nella slitta di Libri per viaggi tra le pagine! Tenetevi saldi e speriamo che l’elfo leghi bene i pacchetti.
Sapete di una piratessa che per qualche tempo comandò una flotta in Cina?
Oh l’avete intravista in Pirati dei Caraibi (No, non è Elizabeth Swan), lei è La Più grande e sarà Davide Morosinotto a narrarvi la sua storia ed è la casa editrice nel capoverso qui sotto che l’ha pubblicata.
Rizzoli dopo un’edizione illustrata da Jacopo Bruno di Canto di Natale di Dickens, rimette l’illustratore all’opera con lo Schiaccianoci di Hoffman.
Lo ammetto, questo secondo volume non è stato di facile reperibilità ma l’ho fortemente voluto e me lo sono preso strappandolo dalle mani di un antico mostro cattivo.
No, non vi preoccupate non sono ferita, lui sta molto peggio di me.
Vi piacciono i gatti? Perchè ho un amico e lui vuole che vi consigli anche la storia sua e di Ari, ovvero Il Senzacoda. Chiedete a Loredana Lipperini che passa dal dark di Lovecraft alla più dolce delle storie con la facilità di un gatto, per l’appunto.
Adesso la mia slitta di Libri per Viaggi tra le pagine è pronta, vi auguro Buon Natale e di perdervi tra i miei consigli.
Se anche non doveste più riuscire ad uscire dalla libreria di certo non vi farà male!
Le festività natalizie si avvicinano e ognuno di noi aspetta il Natale rispettando le tradizioni della propria famiglia o, se siete come me, secondo le tradizioni che considera confacenti alla propria personalità. Ma come è facile perdersi e lasciarsi trasportare tra le molte usanze per le festività e, quando si pensa al Natale, spesso, capita di pensare all’Inghilterra e al suo charme centenario in merito di festeggiamenti. Infatti, questo Natale ho prontamente provveduto a mostrarvi un testo che potrebbe donarvi qualche spunto in più: 100 Natali: A Christmas World Regency & Victorian di Antonia Romagnoli.
Questo libro è un saggio sul Natale, un compendio di come gli inglesi, durante il periodo della reggenza e il regno della regina Vittoria, hanno formato il loro Natale e lo hanno reso immortale.
Ma non è solo questo.
100 Natali: A Christmas World Regency & Victorian è un ricettacolo di storie, origini e segreti di tutto quello che al giorno d’oggi è ancora simbolo del giorno di Festa per eccellenza.
Volete sapere da quale periodo storico i nostri amici di oltre Manica hanno ereditato i loro segreti per le loro dodici notti? 100 Natali lo sa e la sua autrice ve lo racconta.
Per essere precisi i periodi storici in esame vi verranno presentati separatamente ma scoprirete che molte tradizioni sono simili ma si sono evolute trasformandosi in qualcosa che ha un sapore vittoriano ma somiglia molto a quello che per noi è il vero spirito natalizio.
Siete amanti dei due periodi storici di cui stiamo parlando e vi piacerebbe organizzare le festività seguendo le giuste tappe? 100 Natali vi preparerà dalle scarpette agli abiti e lo farà con la stessa grazia con cui lo farebbe una vostra amica.
100 Natali: A Christmas World Regency & Victorian vi catapulterà nel mondo di Dickens, Jane Austen e tutti i loro personaggi.
A me è capitato di voler riprodurre la colazione delle sorelle March offerta dal Signor Laurence, oppure di voler sfidare l’inaccessibilità di Mr. Scrooge e preparargli un giusto pranzo di Natale ma… come fare?
Per un giorno potremmo essere come le Benedetta della cucina: ci divertiremo cucinando.
Se avete 100 Natali avrete a disposizione le ricette per preparare un ottimo pranzo pienamente rispettoso dell’epoca.
Proviamo le ricette e diciamoci se ci sono piaciute… la cucina inglese può non piacere a tutti ma io la trovo deliziosa. Dovete solo entrare nell’atmosfera.
Ma tutto questo non basta.
Chi di voi non è stato affascinato dai cantori natalizi? Io ho un amore smisurato per una delle carole più tetre di sempre.
No, non mi riferisco a Auld Lang Syne ma a Carol of the Bells. Ma da dove trae la sua origine, sapete che in realtà deriva da un canto ucraino, poi ri-arrangiato e adattato per diventare un canto natalizio?
Quando sento quel coro mi vengono ancora i brividi…oltre a ricordarmi un certo ragazzino che tiene in scacco i due ladri che vogliono svaligiargli la casa…ricordate vero Mamma, ho perso l’aereo?
Lo so che non ha niente a che fare con il Natale Regency o Vittoriano ma ormai vederlo è una tradizione e abbiamo in comune Carol of the Bells, quindi perché no?
Ma tutto questo non sarebbe sufficientemente natalizio se 100 Natali: A Christmas World Regency & Victorian non avesse in serbo per voi anche i racconti sulle leggende natalizie e i suoi simboli più conosciuti e i giochi di società che potrebbero allietare le vostre serate.
Per una volta scoprirete che un divertimento semplice e un tantino licenzioso potrebbe rendere speciale un periodo già magico per se stesso.
Perché non provare?
Se non vi ho convinto fino ad ora in merito a questo libro, voglio aggiungere che il corredo fotografico e meraviglioso e l’autrice ha fatto un lavoro di ricerca che non comprende solo notizie che potremmo facilmente reperire ma anche i segreti nascosti solo nella letteratura mai tradotta in italiano, quindi ora siamo possessori di particolari che nessuno ha mai condiviso con noi.
Ora siete convinti? Bene, ora vado nelle mie cucine e dico a miei servi (ovvero a me stessa) di iniziare a preparare l’occorrente, venite con me?
Volete sapere dove trovare questo libro? Allora cliccate sulla parola Link
“Vivrò nel passato, nel presente e nel futuro!” Ripetè Scrooge scendendo dal letto.
Buongiorno viaggiatori, l’articolo che vi propongo oggi è dedicato a destinazioni e idee da mettere sotto l’albero per rendere questo Natale ormai alle porte indimenticabile. Ecco i miei viaggi letterari più belli in questo 2022, non vi resta che leggere tutto per scoprire quali titoli vi consiglio.
Non so se vi hanno mai detto: “Basta libri, ne hai già troppi” …
Non vorrei deludere nessuno ma devo!
I LIBRI PER I LETTORI NON SONO MAI TROPPI, QUINDI REGALATECELI CHE UN POSTICINO LO TROVEREMO SEMPRE.
No ai pigiami, e ad altre cose che non fanno battere il cuore.
Noi vogliamo libri. Chiaro?
Cerco nelle mie letture di ritrovare le passioni che mi fanno battere il cuore e ammetto di averne molte lo so, ed è proprio in base a questo che vi darò i miei consigli… Sardegna, Giappone, Egitto, Donne forti, Thriller, storie emozionanti, albi illustrati e storia.
Vi basterà cliccare sui titoli sotto per leggere le varie trame.
Pronti a partire?
ecco per voi una lista di Destinazioni e idee da mettere sotto l’albero per un Natale Indimenticabile.
prima tappa Sardegna. una destinazione che amo. dovete assolutamente mettere i libri di Vanessa Roggeri sotto l’albero, Sarà indimenticabile.
La prima autrice che vi consiglio di leggere è Vanessa Roggeri che ha pubblicato i suoi libri con Garzanti e Rizzoli:
E qui mi sono sentita a casa perché questi romanzi racchiudono anche la mia passione per i thriller.
Grazie a Garzanti abbiamo la possibilità di leggere delle storie che fanno bene al cuore e sapranno certamente regalarvi dei momenti piacevoli grazie al potere dei libri.
Se come me amate le storie che abbiano come protagoniste donne forti vi consiglio due romanzi di Ilaria Tuti editi Longanesi e l’ultimo libro di Carla Maria Russo edito Piemme.
avete già trovato le destinazioni e le idee da mettere sotto l’albero per un natale indimenticabile ?
Posso lasciare fuori i Thriller? NO! Allora vi metto qui una mia personale classifica, ma sappiate che sono molto esigente e pignola, se li cito è perché meritano.
Donato Carrisi scrive davvero molto bene, i suoi libri , editi Longanesi, sono scorrevoli grazie anche ai capitoli brevi che apprezzo tanto. Lui consegna al lettore i vari pezzi del puzzle divertendosi a mischiare in continuazione il tutto per confondere chi legge. I suoi libri richiedono concentrazione.
Come non citare Michel Bussi che porta il lettore sull’orlo del precipizio, lo molla e lo riprende all’ultimo secondo. I suoi libri sono in Italia grazie a Edizioni E/O. Ne cito solo alcuni per ora e mi riprometto di dedicare un post per una visione completa di questo autore che merita.
In questi ultimi anni la mia passione per gli albi illustrati è cresciuta e grazie a Kite edizioni sto scoprendo meraviglie che mi regalano momenti preziosi insieme alla mia bambina.
Ve ne cito qualcuno ma anche a loro dedicherò un post molto presto.
I miei consigli sono finiti per ora… è stato difficilissimo racchiudere in questo articolo i libri che ho amato e lasciarne fuori altri ma la lista sarebbe stata lunghissima. Mi riprometto di creare altre guide al più presto.
Intanto vi anticipo che troverete quella dedicata ai libri che leggerò a partire da gennaio.
Ci sono tanti romanzi che stanno per uscire in libreria che non vedo l’ora di avere.
Ostinati viaggiatori invernali, indomiti pionieri determinati a scoprire mondi anche nel periodo più rigido dell’anno, oggi vi accompagno nella Londra del 1843, dentro un racconto che parla del grande racconto di Natale : Il canto di mr. Dickens.
Non è facile entrare nel clima delle feste, almeno per me, occorre sempre un grande sforzo fisico e mentale.
Le luci mi abbagliano, così come l’eccessiva opulenza e il bisogno di trasformare un sentimento in un oggetto da donare. Tutto questo mi trascina dentro un vortice di disgusto dal quale sopravvivo solo grazie ad un sano distacco.
Allora mi trasformo nel vuoto, mentre tutto attorno a me si sforza di essere bello, luccicante e stucchevole.
Avevo bisogno di questo libro, di una lacrima sincera sotto le coperte, di un pensiero che mi accompagna fino al sonno e anche oltre.
Ho ritrovato un senso da dare a questo vortice confusionario grazie a Dickens e a Samantha Silva.
Ti sei rammollita Fra, mi sono detta più volte, ma la verità è che le atmosfere uggiose unite alle carrozze che sfrecciano nelle strade, il profumo del pane fresco e i bimbi che cercano di rubarne un pezzo, mi appartengono.
Ovviamente non ho duecento anni, ma il soffio di quei racconti eterni ed indimenticabili sono ricamati nel mio cuore di bambina e ancora oggi riescono a condizionare la mia visione del Natale.
Avevo tanti dubbi sulla scelta di questo libro e molta paura che la pretesa di voler raccontare la nascita di un capolavoro come A Christmas Carol fosse un’impresa troppo grande.
Invece Il canto di mr. Dickens mi ha saziato completamente ed immerso nell’unica atmosfera in cui avevo voglia di stare : la Londra umida e fangosa, quella dell’alta borghesia fatta di belletti e vizi, e quella di chi guarda da dietro le vetrine, sperando di riempire la pancia solo con sguardo, dei poveri signor nessuno affamati e senza voce.
Incontriamo un Dickens infelice e irrequieto, per niente pronto ad affrontare i bagordi natalizi.
Tante cose non vanno bene nella sua vita ed una sorta di inquietudine gli scorre sottopelle impedendogli di apprezzare le gioie che ha intorno. I preparativi a Devonshire Terrace fervono, i suoi figli hanno lunghe liste di regali, i parenti bussano alla sua porta in continuazione con richieste o proposte che lui non “dovrebbe proprio farsi scappare”.
Ogni anno la stessa messa in scena che si ripete, ma questa volta qualcosa non va, The Life and Adventures of Martin Chuzzlewit non sta vendendo bene; forse un racconto di Natale potrebbe risollevare le sorti e riportare Dickens alla gloria che ora pare perduta, almeno così suggeriscono i suoi affamati editori.
Per un animo irrequieto come lui però, non è possibile affrontare un nuovo racconto senza prima scavare dentro la sua vita e ritornare nuovamente a credere.
Dickens conosceva benissimo quel trucco , ma sorrise ugualmente,
e non perché fosse eseguito con particolare maestria
– anzi, vi aveva colto una certa goffaggine-
ma per la verità di fondo di ogni spettacolo di magia, di ogni storia inventata, di ogni bugia:
il nostro grande bisogno di credere.
Per poter ritornare a credere in se stesso egli dovrà ripercorrere alcune tappe fondamentali della sua vita per risanarne le ferite e cercare di conservarne il più prezioso dei ricordi.
Eleanor Lovejoy, col suo mantello viola e il viso bianco e luminoso , lo accompagnerà nel suo cammino, con parole delicate ma mai illusorie gli donerà un nuovo sguardo su quel mondo che ora gli appare tanto superficiale.
Lovejoy, un cognome emblematico quanto tutti i personaggi di Dickens, Eleanor silenziosa come i primi fiocchi di neve gli farà aprire gli occhi verso il suo passato e lo preparerà al Natale presente.
“Che male potrà mai fare un fantasma?”
aveva chiesto lei, proprio in quella stanza.
Ma non si trattava affatto di una domanda.
Quella era la risposta.
I fantasmi ne Il canto di mr. Dickens hanno molti volti, si celano nelle sofferenze dell’infanzia, nella continua paura che le persone abbiano verso di lui sempre lo stesso scopo, si nascondono nei suoi stessi limiti e saranno proprio loro a suggerirgli il racconto .
“Alla fine credo davvero che il Natale inizi nel cuore”
La riscoperta del vero senso del Natale potrebbe apparire qualcosa di scontato, ma a me è sembrata una nuova scoperta, una rilettura con nuovi occhi :
Il grande dono del Natale è l’amore, ma per poterlo ricevere occorre saperlo donare.
Voglio ricordare un’ultima volta gli occhi del piccolo Timoty e la sua manina tesa per prendere quella di Dickens e continuare a credere nelle possibilità della vita, un’immagine che conserverò illibata dalla frenesia dei giorni che stanno per arrivare, in quell’angolo di cuore che desidera solo ispirazione e silenzio. Buon Natale, qualunque cosa significhi per voi.
Buongiorno viaggiatori, oggi voglio parlarvi di Tom e Pippo combinano un guaio, un albo illustrato che ho letto insieme alla mia bambina. Ringraziamo l’ufficio stampa La Chicca per avercelo inviato.
Un albo illustrato tenerissimo, adatto anche ai bimbi più piccoli, che si fa apprezzare per la sua semplicità.
Helen Oxenbury pone il lettore di fronte a Tom, un bimbo di pochi anni che osserva e cerca di imitare il suo papà.
I bambini cercano di imitare, ed è proprio nell’età del nostro protagonista che questo inizia.
Lo fanno per imparare e Tom vuole farlo imitando il suo papà, però combina un bel guaio.
Fare genitori non è cosa da poco e il papà del nostro protagonista di fronte al guaio si arrabbia e anche qui Tom osserva e imita…
Perché leggere Tom e Pippo combinano un guaio?
Un albo che fa riflettere sull’importanza del rapporto tra genitori e figli, su ciò che mostriamo loro, e che ci pone chiaramente di fronte al cuore del piccolo Tom.
Da mamma mi sento di consigliare questa storia, leggerla è stato un prezioso momento di condivisione con la mia bambina di poco più di due anni.
Abbiamo osservato le illustrazioni che si alternano tra bianco e nero e colori, Giada imitava Tom in tutte le sue espressioni.
Illustrazioni che rendono alla perfezione le emozioni del protagonista, arrivano con immediatezza e semplicità. Questa è una storia pensata per raccontare davvero la quotidianità, rivolgendo l’attenzione ai più piccoli e grazie alla casa editrice Camelo zampa possiamo apprezzarla anche in Italia.
I libri di Tom e Pippo:
TOM E PIPPO COMBINANO UN GUAIO
TOM E PIPPO COMBINANO UNA STORIA (in libreria da gennaio 2023)
TOM E PIPPO E LA LAVATRICE (in libreria da Aprile 2023)
TOM E PIPPO AL MARE (in libreria da giugno 2023)
Io non mi perderò le prossime uscite, non vedo l’ora.
This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.
Cookie strettamente necessari
I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.
Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.