Buongiorno viaggiatori! Oggi voglio parlarvi di “Posto sbagliato momento sbagliato”, l’ultimo thriller che ho letto grazie a Fazi editore.
Posto sbagliato momento sbagliato è uno dei thriller più chiacchierati del momento.
Perché? Cerco di rispondere facendovi qualche domanda…
Si può impedire un omicidio che è già avvenuto?
Quanto conosciamo realmente chi ci sta accanto?
E se si potesse tornare indietro nel tempo per rimediare a un errore troppo grande?
Posto sbagliato al momento sbagliato risponde a tutte questi interrogativi e a molto altro.
Una madre che, mentre aspetta che suo figlio diciottenne torni a casa, assiste a qualcosa che la sconvolge.
Un omicidio e l’assassino è proprio lui, suo figlio. Come si sopravvive a qualcosa del genere?
Una vita distrutta, un futuro andato in mille pezzi, se non fosse che: Jen, dopo essere andata a dormire si risveglia sempre in un giorno precedente all’omicidio.
La questione sembrerebbe intrigante ma un’ottima presentazione da sola non basta.
Devo essere onesta e dirvi che purtroppo ci sono state delle cose che non mi hanno convinta rendendo questa lettura, a mio avviso, a tratti noiosa, soprattutto perché quando si tratta di thriller cerco suspense, ritmo e personaggi accattivanti e qui non ho trovato nulla di tutto ciò.
In un thriller psicologico, la caratterizzazione dei personaggi deve essere curata nei minimi dettagli e qui purtroppo ho trovato la prima cosa che mi ha fatto storcere il naso.
Ho trovato che l’autrice sia stata superficiale non prestando la giusta attenzione ai dettagli.
Anche sulla scrittura ho avuto qualche difficoltà perché non era abbastanza scorrevole, mi sono mancati colpi di scena e quando li ho trovati erano deboli e troppo dilazionati, e questo ha reso il tutto un po’ piatto.
Sono molto dispiaciuta nel dirvi che la trama dal potenziale ottimo, secondo me, non è stata gestita nel migliore dei modi durante la stesura del romanzo.
Ciò non toglie che questa possa essere una lettura adatta a chi cerca un ritmo più lento, ma per me si è rivelata deludente.
Buongiorno viaggiatori, oggi vi parlo de “ il mio omicidio “, un thriller originale, inaspettato e decisamente sorprendente che ho letto in anteprima grazie alla casa editrice.
Il mio omicidio non è solo un thriller ma anche un distopico e un romanzo che tratta argomenti importanti come la maternità e la depressione post partum e tanto altro… ma andiamo per gradi.
Lou, la nostra protagonista è una donna sposata e madre di una bimba di nome Nova.
La sua vita viene interrotta da un serial killer che le toglie la vita, ma l’autrice è pronta a stupire con il primo colpo di scena.
Perché Il mio omicidio è così particolare e originale?
Perché grazie alla commissione di replicazione, le viene data la possibilità di vivere ancora grazie alla clonazione.
Sì avete capito bene! Lou, dalle prime pagine, si ritrova a dover rivivere quello che definisce il mio omicidio, attraverso le persone che la circondano.
Ma Lou non è l’unica vittima del serial killer ad aver ricevuto una nuova vita dalla commissione.
Lei e le altre quattro “sopravvissute” si incontravano il martedì pomeriggio per condividere il ritorno alle proprie vite.
Ma le donne del gruppo non avevano reagito come mi ero aspettata. Al contrario, avevano replicato con una raffica di streotipi: Fai una pausa. Te la meriti. Hai tutta la vita per lavorare. […] Se avessi un bebè, lo amerei troppo per separarmene. E avevo sentito la vergogna invadermi fino alla pianta dei piedi…
L’autrice de Il mio omicidio ci porta ad affezionarci a Lou mentre cerca la verità sul suo omicidio. Un percorso pieno di domande, dove l’apparenza nasconde l’inaspettato e ci regala un colpo di scena dietro l’altro tra una riflessione e l’altra.
Ci racconta il suo rapporto con la maternità, ma ci permette di avere anche un punto di vista diverso come quello della madre del serial killer che affronta il dolore della condanna del figlio.
Io non sono riuscita a staccarmi dalle pagine, merito di una scrittura magnetica, un ritmo scorrevole e colpi di scena che tengono con il fiato sospeso fino all’ultima pagina.
Se penso a Lou, immagino come per lei non sia stato facile gestire tutto. Proprio quando inizia a indagare si scontra con qualcosa di sconvolgente.
Buongiorno viaggiatori, oggi vi parlo de Le figlie di Foxcote Manor, un romanzo che non riesco a classificare, per via dei numerosi elementi che rendono impossibile identificarlo in una sola categoria.
Un romanzo che dalle prime pagine ha reso la lettura complessa a causa della scelta narrativa un po’ particolare, ma che mi è piaciuto tanto.
Se impari fin da piccola a cancellare le esperienze dolorose – nel mio caso, quello che è accaduto in una foresta tanto tempo fa, roba da far restringere le coronarie a mia madre se le facessi domande in merito -, diventi un asso nel rimuovere i problemi. E nel mantenere i segreti. Solo che, a quanto pare, i segreti non spariscono del tutto. Come le tarme nell’armadio, di nascosto continuano a rodere finché non ti accorgi del buco.
Questa storia è intrisa di mistero. Le protagoniste sono Rita, Hera e Sylvie, le loro vite sapranno come intrattenervi e incollarvi alle pagine.
Nonostante la complessità di questa storia legata anche all’alternarsi della narrazione delle tre donne, ai salti temporali che richiedono la giusta attenzione, questo è un libro che si divora.
Una storia che si compone come un puzzle che verrà svelato piano piano, pezzo dopo pezzo.
Ogni tanto sarà più difficile accostare le tessere e trovare l’incastro giusto.
La bravura dell’autrice sta proprio nel fatto di saper tenere l’attenzione del lettore sempre alta e viva.
Le prime pagine conosciamo la prima protagonista, Rita, che si trova a fare la tata per gli Harrington, la famiglia di Hera.
Della terza protagonista non vi parlo perché voglio lasciarvi un po’ di mistero vi anticipo solo che la sua storia non mi ha lasciato indifferente per le tematiche raccontate.
Un libro che mette al centro donne dal carattere forte e vi lascerà senza fiato.
Cosa unisce queste tre figure femminili? Ho apprezzato tantissimo la caratterizzazione delle protagoniste che è riuscito alla perfezione, tanto da farmi entrare subito dentro le loro vite.
Cosa nasconde Le figlie di foxcote manor?
Una bambina, una foresta, un’isolata dimora padronale e un misterioso segreto. Ma non solo: l’amore di una madre verso i figli, una maternità che non arriva e l’importanza della famiglia che non è solo legame di sangue.
Le figlie di Foxcote Manor va gustato tutto d’un fiato quindi leggetelo perché merita.
Se volete leggere la trama vi basterà cliccare qui.
La foresta prende vita oltre il vetro rotto della mia finestra.
Buongiorno viaggiatori, oggi siamo in partenza per Una vacanza perfetta grazie al thriller intrigante e dalle tematiche interessanti e degne di riflessioni scritto da Laure Van Rensburg, edito da Sem.
Tutto inizia quando Ellie, una giovane e affascinante studentessa, decide di trascorrere un weekend in compagnia del fidanzato Steven.
Ma se vi aspettate romanticismo vi sbagliate di grosso.
Perché leggere Una vacanza perfetta, se tutti gli elementi della trama appaiono a chi è abituato alla lettura di thriller, come luoghi comuni del genere?
Per lo stile di scrittura dell’autrice, che grazie ai capitoli brevi riesce a tenere l’attenzione alta, ed è in grado di regalare colpi di scena in un crescendo di tensione e inquietudine.
Ma questo non è l’unico motivo per leggere Una vacanza perfetta.
è senza ombra di dubbio un thriller intrigante che grazie al doppio punto di vista nella narrazione, offre ampie riflessioni su tematiche interessanti e importanti di cui si parla troppo poco, come per esempio il tema del vittimismo.
Tornando alla trama, ammetto che può apparire scontata, ma nonostante questo, ritengo che questo libro meriti di essere letto, andando oltre le apparenze.
Immaginiamo una baita lontana e isolata, una coppia bloccata a causa di una tempesta di neve, nessun modo per mettersi in contatto telefonico per chiedere aiuto e gli elementi comuni ci sono…
Se poi aggiungiamo la giovane età di lei e che lui sia un professore, allora direi che abbiamo tutto, ma come dicevo poco fa, non lasciatevi ingannare.
Una vacanza perfetta resta una lettura piacevole, un thriller avvincente con tematiche degne di riflessione che sapranno intrattenere.
Rabbia, bugie, vendette, giochi di seduzione all’apparenza innocenti e diversi segreti sapranno tenervi compagnia in queste trecentotrenta pagine.
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