Buongiorno viaggiatori, il libro di cui vi parlo oggi è Tutto il bene, tutto il male di Carola Carulli, pubblicato da Adriano Salani Editore.
Carola Carulli, giornalista, si occupa di cultura da molti anni. È conduttrice del Tg2, cura le rubriche “Achab” e “Tg2 Weekend” dedicate alla lettura.
Segue come inviata i più grandi eventi musicali, letterari e cinematografici. È autrice di diversi documentari.
Tutto il bene, tutto il male è il suo primo romanzo.
Alma era una ribelle di natura. Una di quelle a cui non stava bene niente. Detestava sua madre Clara, donna piena di amanti e rimorsi, superficiale e fragilissima, con un sogno, quello di diventare ballerina, che si era infranto insieme alle sue gambe a seguito di un brutto incidente dal quale si era salvata per miracolo.
Leggendo queste parole verrebbe da pensare che questo sia un altro libro sul rapporto difficile tra madre e figlia, ma posso senza ombra di dubbio dirvi che troverete molto di più.
Partiamo dal principio, Clara e suo marito, un uomo perbene che aveva scelto per comodità e per garantirsi una vita dignitosa, hanno due figlie, Sarah e Alma.
Tutto il bene, tutto il male è un romanzo che parla di mancanze.
Tutto si sgretola quando i due si separano e le figlie scelgono con quale genitore restare.
Sarah resta con la madre e Alma sceglie il padre, ed è così che le due sorelle crescono con caratteri completamente diversi per l’esempio che hanno ricevuto.
Alma è il personaggio che più mi ha scatenato emozioni, soprattutto nel rapporto con la nipote Sveva, figlia di Sarah.
Alma e Sveva, apparentemente ribelli e complicate , ma che si capiscono soprattutto nei momenti di dolore.
Hanno vissuto sulla loro pelle il dolore dell’abbandono, il sentirsi sole e non amate.
Due donne che si aiutano a vicenda a rialzarsi riprendendo a camminare con tutte le ferite che si portano dietro, perché a volte la vita sa essere dura.
Due donne che vivono sulla loro pelle il male fatto dalle parole di chi dovrebbe volere solo in nostro bene.
E sono proprio i loro punti di vista ad alternarsi per tutto il romanzo che è un vero e proprio viaggio alla scoperta del bene e del male che possono influire sulla nostra vita.
Tutto il bene, tutto il male è un romanzo che ci fa capire come i sentimenti siano complicati.
Ci fa riflettere su come sia necessario conquistare e lavorare per creare un rapporto con le persone e che non basta la parentela per averne uno.
Come per un giardino che per essere bello ha bisogno di cura e amore, non solo quando ci si ricorda, ma sempre.
L’autrice è stata brava nel raccontare pezzi di vita in cui il lettore può immedesimarsi con estrema delicatezza, un linguaggio immediato che colpisce ma allo stesso tempo regala una lettura scorrevole che vola pagina dopo pagina.
I social per lei erano pagine bianche che le persone usavano per esternare qualunque opinione senza che nessuno glielo possa impedire. Lo trovava spaventoso, «perché la verità non la puoi dire a tutti». Non poteva tollerarlo. «È un TSO a cielo aperto» diceva, «qualunque cosa cerchi, finisci per trovare frasi terribili scritte senza vergogna, […] Body shaming, bestemmie, litigate tra mariti e mogli […] un mondo parallelo pieno di gente crudele […] E il bello» continuava «è che quella gente poi, nella vita reale, si comporta in tutt’altro modo».
Un romanzo pieno di riflessioni sul mondo, sui sentimenti, su come le persone si comportano, su come a volte si usino i social in modo del tutto sbagliato per cercare quelle attenzioni che nella vita reale non si hanno.
Per certe persone il bisogno e la ricerca di attenzioni possono essere un qualcosa che porta a rovinare la vita tra incertezze, dolore rabbia e chiusura.
Un romanzo che arriva dritto al cuore, parole che restano e portano inevitabilmente a capire che siamo tutti imperfetti, ma è proprio l’imperfezione a renderci unici.
Non si può restare indifferenti dopo aver letto questo libro, per me è stata una vera e propria lezione di vita.
Consiglio a tutti di leggerlo.
Se vuoi leggere la trama clicca qui.
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